Servono idee e riforme per invertire la rotta del declino di un Paese che è ormai allo sbando

La Banca d’Italia rivede al rialzo le stime per la crescita del Pil nel 2017, fissandola a +1,4% contro il precedente 0,9% di gennaio e prevede un aumento dell’1,3 del Pil nel 2018 e dell’1,2 l’anno successivo.

Se da una parte Bankitalia prevede stime al rialzo del Pil dall’altra aumenta la disoccupazione e la povertà e si registra il nuovo record per il debito pubblico pari a 2.278,9 miliardi, cioè un aumento di 8,2 miliardi rispetto ad aprile.

Inoltre mettere in Costituzione il fiscal compact è stata una pura follia; la riconcorsa al pareggio di bilancio ha solo prodotto una crisi che si è tradotta nella perdita di circa il 9% del Pil e le conseguenti politiche di austerity hanno spinto l’Italia verso una recessione senza fine, facendo sprofondare il Paese verso la disoccupazione e la miseria.

Bisogna far ripartire la domanda di beni interna perché è l’unica che è in grado di far ripartire il mercato.

Bisogna smetterla di chiedere sacrifici ai cittadini quando si continua a sperperare il denaro dei contribuenti senza badare ad alcun risultato in termini di benessere.

Serve una politica di modernizzazione del Paese che passi dal rilancio dell’industria a quello dell’agricoltura, dall’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche allo snellimento degli iter burocratici che ingessano le imprese.

Servono idee e riforme per invertire la rotta del declino di un Paese che è ormai allo sbando.

Impensabile che il Pil dell’Italia cresca solo dell’1,4% quando in altri Paesi il prodotto interno lordo crescerà a ritmi più sostenuti.

Lo dichiara Leo Taroni in una nota commentando i dati di Bankitalia sul Pil.

Fonte:www.agenparl.com

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