Dopo aver assistito all’indecente mercato delle vacche riguardo alla costituzione della squadra di governo giallo-rossa che ha visto scannarsi grillozzi e democratici per accaparrarsi un ministero ora siamo stati costretti a sciropparci un’altra vergognosa trattativa sempre riguardante le poltrone, naturalmente. Questa volta quelle di sottogoverno.

Camera-Deputati

Mentre Conte e il Quirinale mettevano alle strette i due contraenti per accelerare i tempi di presentazione della lista dei nomi da piazzare nei vari dicasteri era proprio il M5S a prendere tempo… ma i grillozzi non erano quelli sempre e comunque contro i famigerati poltronai lobbisti? Il ritardo accusato è dovuto al fatto che i giovanotti grilluti  miracolati dalla politica e ormai innamorati del palazzo – che dovevano aprire come una scatoletta di tonno – hanno avuto difficoltà a completare il quadro per una semplice ragione: dovevano  accontentare principalmente quelli tagliati fuori dai giochi con il Conte bis, ovvero coloro che facevano parte dell’entourage dell’esecutivo giallo-verde.

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Intanto in tarda mattinata in seguito a un Cdm flash arrivato dopo giorni di tensione e negoziati sono state ufficializzate le nomine di sottosegretari e viceministri. Sono un totale di 52 gli incarichi di sottogoverno, di cui 42 sottosegretari e 10 viceministri.

La maggioranza va al Movimento 5 Stelle con 21 incarichi, di cui 6 viceministri. Al Pd vanno 18 sottosegretari e 4 viceministri, a Leu 2 sottosegretari e 1 a Maie.

Ecco i nomi della nuova infornata sinistra-stellata:

Sottosegretari alla Presidenza consiglio dei ministri sono Mario Turco (M5s) a cui va la delega alla Programmazione Economica e Investimenti, e Andrea Martella (Pd), che ottiene la delega all’Editoria. Ai Rapporti con il Parlamento vanno i sottosegretari Gianluca Castaldi (M5s) e Simona Malpezzi (Pd). Agli Affari Europei Laura Agea (M5s). Agli Esteri i viceministri Emanuela Del Re (M5s) e Marina Sereni (Pd) e i sottosegretari Manlio Di Stefano (M5s), Ivan Scalfarotto (Pd), Riccardo Merlo (Maie).   All’Interno, i viceministri Vito Crimi (M5s) e Matteo Mauri (Pd), con i sottosegretari Carlo Sibilia (M5s) e Achille Variati (Pd). Alla Giustizia vanno i sottosegretari Vittorio Ferraresi (M5s) e Andrea Giorgis (Pd).   Alla Difesa, i sottosegretari Angelo Tofalo (M5s) e Giulio Calvisi (Pd). All’Economia vanno i viceministri Laura Castelli (M5s) e Antonio Misani (Pd), con i sottosegretari Alessio Villarosa (M5s), Pierpaolo Baretta (Pd) e Cecilia Guerra (Leu).   Al Mise va il viceministro Stefano Buffagni (M5s) e i sottosegretari Alessandra Todde (M5s), Mirella Liuzzi (M5s), Gianpaolo Manzella (Pd), Alessia Morani (Pd). Alle Politiche agricole va il sottosegretario Giuseppe L’Abbate (M5s).   All’Ambiente il sottosegretario Roberto Morassut (Pd). Alle Infrastrutture e Trasporti va il viceministro Giancarlo Cancelleri (M5s), e i sottosegretari Roberto Traversi e Salvatore Margiotta (Pd). Al Lavoro vanno i sottosegretari Stanislao Di Piazza (M5s) e Francesca Puglisi (Pd). All’Istruzione la viceministra Anna Ascani (Pd), e i sottosegretari Lucia Azzolina (M5s) e Giuseppe De Cristofaro (M5s). Alla Cultura vanno le viceministre Anna Laura Orrico (M5s) e Lorenza Bonaccorsi. Alla  Salute il vice ministro Pierpaolo Sileri (M5s) e la sottosegretaria Sandra Zampa (Pd).