Saranno gli interventi del premier Giuseppe Conte e del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi a concludere i lavori del convegno annuale nazionale organizzato della fondazione Dc, presieduta dall’onorevole Gianfranco Rotondi, vice capogruppo di Forza Italia alla Camera e ispiratore dell’appuntamento annuale, convegno che verterà in particolare sull’enciclica Laudato si’ per la difesa del creato
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Una tre giorni, dal 9 all’11 ottobre prossimo a Saint Vincent, in cui i cattolici chiamati a confronto avranno occasione di riflettere sulle indicazioni di Papa Francesco attraverso l’enciclica. Indicazioni che serviranno come pungolo per un confronto vivace e costruttivo sulle grandi questioni che riguardano l’intera umanità quali il rispetto dell’ambiente, lo sfruttamento delle risorse naturali, le enormi sacche di povertà purtroppo esistenti che determinano gravissimi problemi e costanti tensioni sociali. Un contesto dunque grave che inevitabilmente coinvolge la sensibilità dei cattolici – indipendentemente dalle loro appartenenze politiche – e il loro impegno che da sempre non conosce confini, come ha sempre rimarcato il Santo Padre.
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Molte le personalità che parteciperanno al summit con una serie di interventi che nelle diverse declinazioni favoriranno una serie di riflessioni che coinvolgeranno i valori cristiani in grado di influenzare in maniera proficua un nuovo percorso della politica nazionale.
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“Con onestà debbo dire che non si possono avere  certezze assolute. Ogni scelta, ogni strategia sviluppata in un contesto come quello attuale, comporta rischi e incognite non di poco conto. L’esperienza degli anni che ci stanno alle spalle lo dimostra. Tuttavia ci pare che il tentativo di individuare uno sbocco politico alle tante considerazioni che da tanto tempo connotano un parte importante del nostro mondo di riferimento culturale sia da incoraggiare”, afferma il leader del Fronte Nazionale della Famiglia (Fnf) Claudio Vivona tra i protagonisti della tavola rotonda attesa per la giornata di venerdì alle 18 che verterà sul tema “Laudato si’, cinque anni dopo: la cura del creato nuova frontiera dell’impegno politico dei cattolici”.

Vivona è convinto che vada ricercato un terreno comune nel leale convincimento che debba essere colmato quel vuoto di rappresentanza politica con una iniziativa nuova nell’interesse della democrazia e del Paese. “Abbiamo la necessità di un soggetto politico organizzato che esprima una identità di cultura politica riferita al Popolarismo di ispirazione cristiana. Soggetto politico che non dobbiamo immaginare in chiave anche solo indirettamente confessionale ma deve posizionarsi in un percorso consolidato della laicità dell’impegno politico”, evidenzia Vivona.

In sostanza dalle parole del leader del Fnf  si coglie che oggi manca in Italia un centro trasformatore della società che rianimi la democrazia, che ridia senso e valore alle istituzioni e alla politica e che rimetta al centro le persone. Bisogna dunque concentrarsi e lavorare insieme per rilanciare lo sviluppo economico secondo una logica che non si appiattisca esclusivamente sul mercato attraverso un soggetto politico di matrice popolare e di ispirazione cristiana fondamentale per la riuscita di questo ambizioso progetto. Una realtà che può nascere se si sentirà parte integrante di un “centro nuovo” vasto e plurale che oggi manca nel nostro Paese.