Raid in Siria: gli Usa hanno lanciato un raid contro al-Baghdadi nel nord della Siria, uccidendo con ogni probabilità il leader dell’Isis. L’operazione, top secret, approvata dal presidente Donald Trump una settimana fa, sarebbe scattata ieri. I curdi rivendicano: “Azione congiunta con gli Usa”.

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Secondo quanto riportato dal quotidiano Newsweek, le forze speciali di Washington avrebbero dunque portato a termine con successo un raid mirato all’eliminazione del leader dello Stato Islamico.

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L’operazione avrebbe avuto luogo nella provincia di Idlib e fonti interne al Pentagono avrebbero confermato di avere “grande fiducia” riguardo alla eliminazione di un bersaglio importante quale è al-Baghdadi.

Al Baghdadi, sorpreso all’interno di un compound mentre era in compagnia di alcuni familiari, si sarebbe fatto saltare in aria azionando un giubbotto esplosivo che portava addosso pur di non farsi catturare vivo. Per questo motivo solo la prova del Dna potrà dare la certezza della sua morte. La detonazione avrebbe ucciso anche due delle mogli di al Baghdadi che erano accanto a lui.

Poche ore prima del via delle operazioni, il presidente americano Donald Trump aveva postato su Twitter un post alquanto criptico, in cui annunciava l’avvenimento di “qualcosa di molto grande”, raccogliendo in breve tempo oltre 45mila commenti.

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Abu Bakr al-Baghdadi, il cui nome di battesimo era Ibrahim Awad Ibrahim al-Badri, è apparso in pubblico la prima volta nel luglio 2014 in una moschea in Iraq, a Mosul, quando si è autoproclamato a capo del Califfato islamico in Medio Oriente meglio conosciuto come Isis o Daesh.