Un rapporto dell’Organizzazione mondiale del commercio, OMC, sulla situazione economica mondiale del 2023 denuncia l’impatto negativo delle sanzioni economiche imposte alla Russia a causa del conflitto in Ucraina sulla maggior parte delle economie del mondo.
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La stessa organizzazione fa osservare che le difficoltà susseguenti negli scambi bilaterali potrebbero rallentare la crescita del PIL in tutti quei Paesi le cui economie sono interconnesse.
L’Organizzazione menziona in particolare le difficoltà nei rapporti tra Cina e Stati Uniti, che hanno comportato una perdita in termini di PIL cinese pari allo 0,3%, dello 0,1% per gli Stati Uniti.
“Allo stesso modo, si prevede che le sanzioni economiche imposte alla Federazione Russa in risposta alla guerra in Ucraina avranno un impatto negativo sulla maggior parte delle economie, con la Federazione Russa che affronta il più grande calo del PIL reale”, riporta il rapporto dell’OMC.
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Con ulteriori, inaspettati sviluppi: le stesse tensioni tra Usa e Cina, ad esempio, hanno indirettamente portato ad un aumento del commercio con Paesi come il Vietnam, che difatti ha registrato un aumento del 40% nelle sue esportazioni.
L’organizzazione in conclusione sottolinea che un forte aumento delle sanzioni unilaterali minaccia il futuro dell’economia mondiale e potrebbe portare alla sua frammentazione.
Con un monito: “Andare troppo lontano sarebbe controproducente”.