È il sistema Italia nel suo complesso che rivela l’esistenza di preoccupanti ritardi e di una sostanziale debolezza competitiva.

Il fatto che tutti continuano a parlare dell’esigenza di adeguamenti alle infrastrutture costituisce conferma del fatto che dobbiamo procedere speditamente nella realizzazione di tali infrastrutture perché abbiamo il dovere di tornare a competere e lo dobbiamo fare modernizzando innanzitutto dalla nostra rete internet ferma agli anni ‘90.

Siamo ancora un Paese senza fibra ed in ritardo rispetto agli altri dell’unione europea, e ciò si deve principalmente anche ai ‘puntuali’ ritardi burocratici che impediscono all’Italia di essere competitiva.

Ormai in Italia vivere è diventato un esercizio burocratico.

Lo dichiara Leo Taroni commentando la dichiarazione della Ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, rispondendo durante il question time a una interrogazione relativa al piano di realizzazione della Banda Ultra Larga.