Carcere di Brindisi: visita della Carovana  per la Giustizia del Partito Radicale e dell’Unione delle  Camere Penali..
Oggi, normale giorno di visite per i detenuti del Carcere di Brindisi, ma con una lieta sorpresa. La Carovana della Giustizia del Partito Radicale, in giro in tutta Italia, per promuovere la raccolta firme per effettuare il referendum per la separazione delle carriere tra giudici e magistrati. Della carovana di Brindisi facevano parte l’ onorevole Nicola Ciraci, l’associazione “Nessuno tocchi Caino” e la Camera penale con il presidente, avvocato Fabio Di Bello. Raccolte 116 firme tra i 161 detenuti che sono nel Carcere di via Appia. E’ stata anche l’occasione per verificare le condizioni all’interno della struttura carceraria. E’ stata registrata una minor presenza di detenuti, con un calo soprattutto degli extracomunitari. Ma al contempo manca il personale, sia in fatto di polizia penitenziaria che di educatori. Tutto al di sotto della pianta organica. Anche i direttori sono in carenza di organico, qualcuno anche senza un contratto specifico. Nel pomeriggio la raccolta firme proseguirà’, a cura della Camera Penale di Brindisi, in piazza Vittoria. (brindisitime.it)

Mentre mercoledì la Carovana ha fatto tappa  negli istituti di pena di Trani sempre a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare sulla cosiddetta separazione delle carriere e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni delle carceri nel nostro Paese.

La carovana si è recata dapprima tappa nel cercere femminile, dove è stata accolta dal presidente dell’ordine degli avvocati Tullio Bertolino e da una delegazione dell’Unione delle Camere penali (rappresentata dall’avvocato tranese Francesco Di Marzio), che si è già mobilitata a sostegno dell’iniziativa legislativa sulla distinzione tra magistratura inquirente e giudicante. Si è poi spostata al carcere maschile.  Nel pomeriggio, nella Biblioteca storica degli avvocati, si è  tenuto un convegno nazionale a cui hanno partecipato l’onorevole Rita Bernardini e Giovanni Flora, vicepresidente nazionale dell’Unione delle Camere penali.

La visita  è stata un momento utile sia per interfacciarsi con i detenuti sia per raccogliere le firme a sostegno della proposta di legge. «Insieme all’Unione delle Camere Penali, come Partito Radicale, – ha spiegato l’onorevole Rita Bernardini – vogliamo dare un sostegno alla separazione delle carriere dei magistrati. Si tratta di una proposta che portiamo avanti da diversi anni. Nel 2000 avevamo tentato di fare un referendum sull’argomento, che poi ottenne molti voti favorevoli ma non raggiunse il quorum. E’ scritto nella nostra costituzione che il giudice debba essere terzo fra accusa e difesa. Noi chiediamo la separazione delle carriere tra giudici e magistrati requirenti che invece attualmente fanno lo stesso concorso e Csm».
Ma non solo separazione delle carriere: i Radicali a Trani hanno parlato anche di indulto e amnistia. «Riteniamo praticamente impossibile che in questo scorcio di legislatura che abbiamo (oramai mancano 7 mesi alla fine) si possa ottenere questo», ha proseguito Bernardini. «Stiamo tuttavia lottando con i detenuti per ottenere i decreti delegati sull’ordinamento penitenziario per la sua riforma». A maggio una petizione a tal riguardo era partita direttamente da Palazzo Torres, sede del Tribunale penale e della Procura di Trani.