Tra questi

anche una coppia

di giovani italiani ancora dispersi

Una ecatombe su cui bisognerà fare luce per capire realmente le cause che l’hanno provocata.

Ancora più importante sarà capire se l’incendio alla Grenfell Tower di Londra poteva essere evitato, visto che più volte gli inquilini del grattacielo avevano segnalato alle autorità competenti la grave carenza di sistemi di sicurezza. Già infatti si parla di una tragedia annunciata e questo apre inevitabilmente le porte a una inchiesta delicata in cui non mancheranno forti polemiche e rabbia soprattutto dai residenti della zona.

I vigili del fuoco che da giorni lavorano in condizioni estreme fanno sapere che non ci sono purtroppo  speranze di trovare altre persone vive in ciò che resta della torre avvolta dalle fiamme nella notte tra martedì e mercoledì. Resta inoltre incerto il numero delle vittime vista la complessità delle procedure d’indagine e il triste riconoscimento di coloro che hanno perso la vita in un tale inferno che tutto ha inghiottito in quella terribile notte.

Il responsabile delle ricerche di  Scotland Yard avvicinato dai media afferma che per individuare i resti dei corpi potrebbero essere necessarie alcune settimane anche se alcuni potrebbero non essere mai più identificati date le condizioni. Senza contare i dispersi. Resta per ora la certezza di 17 morti e decine di feriti, tra questi una ventina sarebbero in condizioni gravi.

Intanto il primo ministro Theresa May si è recata sul luogo della tragedia sulla quale bisognerà indagare attentamente, ha riferito May alla stampa facendo chiaro riferimento alle polemiche innescatesi proprio sul fronte sicurezza della torre e  sull’assenza di sistemi di prevenzione. Vedremo che cosa ne uscirà.

Per ora May ha garantito assistenza alle famiglie rimaste senza nulla, ovvero saranno rapidamente sistemate in altre case individuate dal governo. Tuttavia ha voluto far sapere che è già stata avviata una inchiesta pubblica sul disastro che ha il compito di dare spiegazioni su cosa sia veramente accaduto: “Lo dobbiamo alle famiglie, alle persone che hanno perso i loro cari e a coloro che hanno perso la casa“, ha dichiarato il primo ministro .