Via libera della Camera alla proposta di legge.

Il medico ha la possibilità di rifiutarsi

montecitorioSeppur piccolo un passo avanti è stato fatto anche se la strada da percorrere è ancora lunga e difficile.

La Camera  ha approvato mercoledì l’articolo 1 del disegno di legge “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”. Si tratta di fatto dell’articolo principe del complesso impianto legislativo considerando inoltre che attraverso le modifiche inserite durante i lavori parlamentari si prevede che il paziente può rifiutare anche l’idratazione e la nutrizione artificiali. Non solo. Il provvedimento esonera il medico da ogni responsabilità conseguente le eventuali scelte del paziente di non sottoporsi a terapie riconoscendo al medico la possibilità di essere obiettore di coscienza e di rifiutarsi eventualmente di staccare la spina. In sostanza quello che avviene con la legge 194 che regola l’interruzione di gravidanza. L’articolo è stato approvato a larga maggioranza: 326 i voti favorevoli, hanno votato contro Forza Italia e Alternativa Popolare, a favore il Pd, M5s e Mdp.

Nello specifico va detto che l’articolo 1 fissa i punti cardine che regolano la legge sul testamento biologico e stabilisce che l’intero impianto tuteli innanzitutto il diritto alla vita e  alla salute ma al contempo garantisca il diritto alla dignità e all’autodeterminazione del malato. In definitiva la legge dispone che nessun trattamento medico può essere iniziato o proseguito se non c’è il  consenso libero e informato del paziente.

Va detto inoltre che il consenso informato è espresso in forma scritta. Tuttavia se le condizioni del paziente non lo dovessero permettere il consenso può essere espresso attraverso strumenti informatici di comunicazione come la videoregistrazione o altre forme in grado di rendere nota la volontà stessa del paziente.

Ma non è tutto. L’interessato purchè  maggiorenne ha il diritto di accettare o rifiutare qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso.

Inoltre ha il diritto di revocare in qualsiasi momento il consenso prestato, anche quando la revoca comporti l’interruzione del trattamento. Nutrizione e idratazione artificiali sono trattamenti sanitari in quanto consistono nella somministrazione su prescrizione medica di nutrienti mediante dispositivi sanitari e, di conseguenza, possono essere rifiutati o sospesi.

Al testo è stato inoltre aggiunto un emendamento rilevante, ossia il divieto dell’accanimento terapeutico e riconosce il diritto del paziente di abbandonare totalmente la terapia.

Altro articolo da evidenziare è quello che riguarda la terapia del dolore, divieto di ostinazione irragionevole delle cure, e dignità nella fase finale della vita.  In pratica il medico deve adoperarsi per alleviare le sofferenze del paziente  garantendo così una terapia del dolore con l’erogazione delle cure palliative.