L’AUSTRIA SCHIERA I CARRI ARMATI, L’ITALIA E’ SOLA E L’UE SE NE FREGA

Migranti? Nessuno li vuole e l’Unione europea ci fa il famoso “gesto dell’ombrello”.
L’Italia è dunque sola, come sempre, sul fronte sbarchi. La cara Ue, la maestrina dalla penna rossa, è sempre pronta a metterci in riga quando si tratta di soldi, bilanci economici e banche ma se siamo noi a chiedere una mano i nostri bravissimi soci – che vogliono sempre apparire come i primi della classe – girano la testa dall’altra parte.
Pare di sentirli i burocrati di Bruxelles quando tra una chiacchierata e una cena si dicono tra loro “sono ca… dell’Italia”.
E allora? E allora il Governo Gentiloni tenta di forzare la mano, fa la voce grossa cercando di mettere di fronte alle proprie responsabilità il resto dei membri di questa raffazzonata unione che ha perso i principi fondamentali per cui era nata.
Così lo scontro che riguarda la difficile gestione dei migranti che ha avuto come detonatore la sola ipotesi di chiusura dei nostri porti alle navi delle organizzazioni umanitarie battenti bandiera straniera ha messo con le spalle al muro la combriccola europea. Va considerato che ultimamente gli sbarchi, complice anche la bella stagione e le buone condizioni del mare, sono decisamente aumentati e il ministero dell’interno, prevedendo ulteriori e sempre più frequenti arrivi in una condizione già critica sul fronte dell’accoglienza, ha messo le mani avanti chiedendo all’Europa di darsi una mossa minacciando la chiusura dei porti alle ong straniere. Forse l’Italia sta bleffando, esagera, ma almeno ci prova e gioca tutte le carte a disposizione..
Intanto però i problemi aumentano per quanti ci riguarda e scatta l’ennesimo allarme: rispetto all’anno scorso si registra un incremento degli arrivi del 20%.
Alla richiesta di aiuto italiana arriva invece come risposta lo schiaffo da Francia e Spagna che in sostanza ci mandano a quel paese e neppure ci pensano a concedere l’attracco alle imbarcazioni cariche di disperati come avevamo richiesto. Il presidente Macron, fresco di nomina, è stato chiaro e non volendo certo prestare il fianco ai populisti di Le Pen vuole distinguere tra richiedenti asilo e migranti economici, quest’ultimi sono la maggioranza di coloro che approdano sulle coste italiane. Bene, per questi ultimi che fuggono dalla fame le porte francesi sono chiuse. Madrid invece manda a dire che qualsiasi soluzione deve essere europea e non bilaterale.
Mentre addirittura l’Austria si prepara alla guerra pronta a schierare i panzer e centinaia di militari alla frontiera del Brennero che bloccheranno i migranti rispedendoli al mittente, ovvero all’Italia. Anzi, ci impongono che dobbiamo ridurre la pressione migratoria come se gli arrivi dipendessero da noi. E bravi i nostri vicini. Vedremo cosa sortirà l’ennesimo summit della Commissione europea atteso per domani a Tallin.
Pare che si stia lavorando per individuare possibili soluzioni nei Paesi d’origine e le zone di partenza attraverso il potenziamento del Fondo per l’Africa e iniziative varie adatte per incentivare i rimpatri. Ma per il momento si tratta di ipotesi che una volta percorribili avrebbero tempi lunghi. E intanto l’Italia è sola e lo rimarrà ancora a lungo, purtroppo.