Manovra: nel governo è alta tensione sulla plastic tax. L’introduzione della nuova tassa ha creato parecchi malumori anche all’interno dello stesso Pd mentre Renzi pare pronto a bloccarla in Parlamento. Intanto sale la preoccupazione di Stefano Bonaccini, governatore dem dell’Emilia-Romagna, regione leader del settore degli imballaggi e dove presto si voterà.

Trema dunque il Pd che dopo il severo tracollo subito nelle regionali in Umbria adesso trema con l’incubo di rivivere lo stesso disastro nella storica roccaforte super rossa. Diciamo che il provvedimento porta la firma, oltre che dei grillozzi sostenitori della nuova tassa, dei dem ma, come detto, non tutti concordano nel partito con la scelta del Mef guidato da Roberto Gualtieri del Pd. La questione fa tremare dunque il Nazareno, il quartiere generale dei democratici in cui già si avvertono i rischi in termini di consensi legati al voto in Emilia Romagna.

Mentre il ministro Gualtieri tenta di gettare acqua sul fuoco delle polemiche esplose nella maggioranza sulla plastic tax, dichiarandosi disposto  a una retromarcia rimodulando l’imposta pur difendendo la ratio del prelievo fiscale, le forze sinistro-stellate sono destinate a non avere pace per le uscite di Renzi che si è detto contrario alla tassa. Tassa, commenta l’ex premier, che andrebbe a colpire le aziende dell’Emilia-Romagna, regione leader nell’imballaggio, dove presto si voterà e il centrosinistra rischia di perdere come avvenuto in Umbria una settimana fa.

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Naturalmente le preoccupazioni sulla plastic tax sono condivise proprio dal governatore Stefano Bonaccini, che annuncia un confronto a Roma e in Regione. “Ho parlato con Gualtieri. A breve ci sarà un tavolo e il ministro ci sarà”. Il governatore uscente resta comunque fiducioso su una rimodulazione dell’imposta, già tra l’altro annunciata dal ministro, che andrebbe a ridurre certamente l’impatto. “In Emilia Romagna stiamo discutendo da mesi con le imprese per ridurre la plastica ma le scelte devono essere ragionate”, conclude Bonaccini facendo intendere che il prezzo da pagare non può essere quello di lasciare a casa i lavoratori. In parole povere per il Pd sarebbe la rovina. L’eventualità di essere travolti dallo tsunami della destra proprio nel feudo storico del comunismo aumentano  e questo  tormenta inevitabilmente i dem.

Tra i compagni incombe quindi l’incubo di un’altra debacle elettorale: l’Emilia Romagna di fatto è il principale distretto per l’imballaggio del nostro Paese e la tassa sulla plastica, tanto voluta dai fenomeni a 5 stelle, potrebbe colpire tutto il settore produttivo. E il Pd, già a corto di consenso, ne uscirebbe con le ossa definitivamente rotte.