L’uomo più vicino a Renzi sarebbe indagato per favoreggiamento e rivelazione di segreto
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L’inchiesta sugli appalti Consip   fa tremare l’entourage di Matteo Renzi, il famoso giglio magico.
Nel mirino di questa vicenda abbattutasi sul Pd come un fulmine a ciel sereno l’uomo che potremmo considerare il più vicino all’ex premier, il suo braccio destro ossia Luca Lotti, ministro dello sport, che l’altro giorno è stato sentito dai magistrati di Roma.  Da ciò che è trapelato Lotti sarebbe indagato nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti della Consip, davanti al pm Mario Palazzi avrebbe negato in qualsiasi modo un suo coinvolgimento, qualsiasi reponsabilità.  Vale a dire che non era a assolutamente a conoscenza delle indagini e di conseguenza  non sarebbe stato in alcun modo in grado di rivelare circostanze sull’inchiesta in corso.
Lotti, che tra l’altro ha più volte insistito per essere sentito dai magistrati,  avrebbe oltretutto detto di non essere un frequentatore abituale di Luigi Marroni, amministratore delegato della Consip, già assessore regionale alla sanità della Toscana e chiamato da Ranzi a svolgere il ruolo di Ad della centrale.
Marroni, sentito dai pm come persona informata sui fatti, avrebbe fatto il nome proprio del neoministro.
Da parte sua Lotti avrebbe comunque precisato di aver visto sì Marroni ma solo un paio di volte nel corso dell’anno.
Nell’indagine sarebbe coinvolto anche il comandante generale dei carabinieri Tullio Del Sette che si è recato in procura per essere sentito dai magistrati.
Ma l’inchiesta riserva altre sorprese. Fra gli indagati ci sarebbe  anche Carlo Russo, imprenditore fiorentino, che in passato avrebbe avuto contatti con Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del Consiglio.
Non rimane altro che attendere i prossimi sviluppi delle indagini.