LA CERIMONIA AL QUIRINALE

Mattarella ha conferito l’incarico: la leader di Fdi è la prima donna Presidente del Consiglio

È un giorno storico. E non si tratta di piaggeria. Le foto dell’odierno giuramento del governo Meloni I, volenti o nolenti, verranno inserite nei libri di storia per un semplice, banale, motivo: si tratta della prima donna a diventare Presidente del Consiglio. Una ottantina di anni dopo.

Ieri la leader di Fratelli d’Italia ha letto la lista dei suoi ministri. È stato uno dei processi di formazione del governo più rapidi degli ultimi decenni: dopo solo un giorno e mezzo di consultazioni, a meno di un mese dalle elezioni, Meloni ha prima riunito l’intera coalizione attorno alla “sottoscritta”, poi è tornata nel pomeriggio da Sergio Mattarella con la lista dei ministri. Dopo un’ora e mezza di colloquio, e dopo aver accettato l’incarico senza riserve, la premier si è presentata di fronte ai cronisti e ha letto la composizione del nuovo governo.

La cerimonia è stata molto formale, come suo solito, ma con alcuni particolari da far notare. Primo: Giorgia Meloni era visibilmente emozionata, come si è capito dalla voce quasi spezzata. Secondo: a differenza dei ministri, si era “imparata” a memoria la formula del giuramento che ha declamato guardando negli occhi Sergio Mattarella. Terzo: spesso, durante il giuramento dei suoi ministri, ha più volte rivolto lo sguardo a sua figlia presente in sala.

Nomina del governo

Subito dopo lo scioglimento della riserva si perviene alla firma e alla controfirma dei decreti di nomina del Capo dell’Esecutivo e dei Ministri. In sintesi il procedimento si conclude con l’emanazione di tre tipi di decreti del Presidente della Repubblica:

  • quello di nomina del Presidente del Consiglio (controfimato dal Presidente del Consiglio nominato, per attestare l’accettazione);
  • quello di nomina dei singoli ministri (controfimato dal Presidente del Consiglio);
  • quello di accettazione delle dimissioni del Governo uscente (controfirmato anch’esso dal Presidente del Consiglio nominato)

Il giuramento e la fiducia

Prima di assumere le funzioni, il Presidente del Consiglio e i Ministri devono prestare giuramento secondo la formula rituale indicata dall’art. 1, comma 3, della legge n. 400/88. Il giuramento rappresenta l’espressione del dovere di fedeltà che incombe in modo particolare su tutti i cittadini ed, in modo particolare, su coloro che svolgono funzioni pubbliche fondamentali (in base all’art. 54 della Costituzione). Entro dieci giorni dal decreto di nomina, il Governo è tenuto a presentarsi davanti a ciascuna Camera per ottenere il voto di fiducia, voto che deve essere motivato dai gruppi parlamentari ed avvenire per appello nominale, al fine di impegnare direttamente i parlamentari nella responsabilità di tale concessione di fronte all’elettorato. E’ bene precisare che il Presidente del Consiglio e i Ministri assumono le loro responsabilità sin dal giuramento e, quindi, prima della fiducia.

Formula rituale

“Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della nazione”

Qui sotto l’elenco dei ministri, così come diffuso dal sito ufficiale del Quirinale:

1. l’onorevole Antonio Tajani, Ministro degli AFFARI ESTERI e della COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, che assumerà anche le funzioni di Vice Presidente del Consiglio dei Ministri;
2. il senatore Matteo Salvini, Ministro delle INFRASTRUTTURE e della MOBILITA’ SOSTENIBILI, che assumerà anche le funzioni di Vice Presidente del Consiglio dei Ministri;
3. il senatore Luca Ciriani, Ministro senza portafoglio; (Rapporti con il Parlamento)
4. il senatore Paolo Zangrillo, Ministro senza portafoglio; (Pubblica Amministrazione)
5. il senatore Roberto Calderoli, Ministro senza portafoglio; (Affari Regionali e Autonomie)
6. il senatore Sebastiano Musumeci, Ministro senza portafoglio; (Sud e Mare)
7. l’onorevole Raffaele Fitto, Ministro senza portafoglio; (Affari europei e Pnrr)
8. il dottor Andrea Abodi, Ministro senza portafoglio; (Sport e Giovani)
9. l’onorevole Eugenia Maria Roccella, Ministra senza portafoglio; (Famiglia, Natalità e Pari opportunità)
10. la dottoressa Alessandra Locatelli, Ministra senza portafoglio; (Disabilità)
11. la senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, Ministra senza portafoglio; (Riforme)
12. il prefetto Matteo Piantedosi, Ministro dell’INTERNO;
13. l’onorevole Carlo Nordio, Ministro della GIUSTIZIA;
14. l’onorevole Guido Crosetto, Ministro della DIFESA;
15. l’onorevole Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’ECONOMIA e delle FINANZE;
16. il senatore Adolfo Urso, Ministro dello SVILUPPO ECONOMICO;
17. l’onorevole Francesco Lollobrigida, Ministro delle POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI e FORESTALI;
18. l’onorevole Gilberto Pichetto Fratin, Ministro della TRANSIZIONE ECOLOGICA;
19. la dottoressa Marina Elvira Calderone, Ministra del LAVORO e delle POLITICHE SOCIALI;
20. il professor Giuseppe Valditara, Ministro dell’ISTRUZIONE,
21. la senatrice Anna Maria Bernini, Ministra dell’UNIVERSITA’ e della RICERCA;
22. il dottor Gennaro Sangiuliano, Ministro della CULTURA;
23. il professor Orazio Schillaci, Ministro della SALUTE;
24. la senatrice Daniela Garnero Santanché, Ministra del TURISMO.

Atlantico