Dopo la notizia che il Vaticano non ha lo ius soli non posso che essere d’accordo con Charles Baudelaire secondo il quale il ‘prete’ è immenso perchè fa credere a una folla delle cose sorprendenti: lo ius soli vale per l’Italia e non per lo Stato del Vaticano e chi perde la cittadinanza vaticana automaticamente ha quella italiana.

Quello che è sorprendente è che sono secoli e secoli che siamo attorniati da preti che ripetono incessantemente che il loro regno non è in questo mondo, eppure dalle continue esternazioni di autorevoli esponenti della segreteria di Stato sui maggiori quotidiani nazionali e sulle Tv in tema di ius soli sembra che si occupino e preoccupino tanto di questo mondo e soprattutto dell’Italia dispensando consigli, approvando o disapprovando leggi che sono in discussione in Parlamento e che non hanno nulla a che vedere con il loro magistero.

Vorrei ricordare una frase di don Primo Mazzolari che diceva “chi capisce il Vangelo trova le risposte a tutte le difficoltà. Il metodo per fare il buon prete è seguire il Vangelo”.

Ecco più modestamente consiglio al Vaticano di non occuparsi di questo regno e di seguire la noto frase di Luca il quale chiede “perchè guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”, ma soprattutto vorrei ricordare una frase di Denis Diderot secondo il quale “filosofi non hanno mai ucciso alcun prete, invece questi ultimi hanno condannato e ucciso molti grandi filosofi”.

Lo dichiara Leo Taroni commentando la notizia che lo Stato del Vaticano non ha lo Ius soli.