Quanto dovremo ancora pazientare con le multinazionali farmaceutiche che pretendono di controllare il pensiero scientifico per fare soldi? Ora anche il celebratissimo virologo americano Anthony Fauci finalmente scopre le carte e si decide di raccontare la verità ammettendo che il terribile virus può essere stato creato nel  laboratorio di Wuhan. L’aspetto curioso è il fatto che quando ancora un anno il Nobel Luc Montagner sosteneva la stessa tesi veniva tacciato come un povero rincoglionito… se andava bene. A ruota seguiva il lavoro subdolo dei social che hanno fatto di tutto per censurare lo scienziato francese 

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Lo scorso anno, o meglio, nella Primavera dello scorso anno, quando il virus SARS-COV-2 si era giù diffuso in tutto il mondo, il premio Nobel per la Medicina, Luc Montagner, in varie interviste, ha detto che il virus responsabile dell’attuale pandemia è stato creato in laboratorio. Nella migliore delle ipotesi è stato preso per rimbambito e i social hanno cominciato a censurare chi avallava tale tesi. La censura, come ai tempi del fascismo, è ormai entrata a far parte dell’informazione mondiale. Chi afferma una cosa che non va a genio alle multinazionali farmaceutiche – impegnare a fare soldi a palate con gli ‘strepitosi’ vaccini anti-Covid – viene censurato.

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Succede, però, che, a un certo punto, l’eccessivamente celebrato virologo americano di origini siciliane, Anthony Fauci, ammette che sì, il virus SAR-COV-2 può essere stato creato in laboratorio. A questo punto la censura viene eliminata. Siccome l’ha detto Fauci, la tesi censurata per un anno, è stata sdoganata! Come racconta il Tg di Byoblu di ieri, anche Facebook ha cambiato opinione: “Cambio di rotta per Facebook – scrive Byoblu nella presentazione del Tg di ieri – che non rimuoverà più i post che sostengono la tesi secondo la quale il Sars-Cov2 potrebbe essere stato creato in laboratorio. Una decisione tardiva, che arriva dopo mesi in cui il social ha censurato scienziati e medici che hanno osato mettere in discussione la versione ufficiale sul Covid19”.

Come Montagner, anche un altro grandissimo microbologo francese, Didier Raoult, è stato criticato per i suoi studi sull’Idrossiclorochina che nuoceva gravemente alle multinazionali farmaceutiche…

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Che dire? Che ci troviamo, nella migliore delle ipotesi, nelle mani di ‘grandi studiosi’ di Biologia e Microbiologia. Con molta probabilità, chi ha censurato Luc Montagner non sa che la scuola di Microbiologia francese è la più importante del mondo. Nel corso degli anni non sempre gli studi di Montagner hanno riscosso il plauso della scienza ufficiale: ma questo non significa che le sue teorie sano errate. Né può giustificare il sistematico dileggio di uno dei microbiologi più noto al mondo.

Una sorte quasi simile è toccata a un altro eminente studioso delle scuola di biologia francese, Didier Raoult. E’ lo scienziato che, per primo, ha trovato un rimedio per la pandemia: l’Idrossiclorochina. Molto utilizzate nei primi mesi della pandemia. Quando le multinazionali hanno deciso che avrebbero guadagnato una barca di soldi con i vaccini anti-Covid – cosa che sta avvenendo – Raoult e l’Idrossiclorochina sono sati messi all’indice. Senza vergogna, una nota rivista scientifica ha anche scritto che l’Idrossiclorochina danneggia la salute. Poi, però, si sono dovuti ricredere, ritirando precipitosamente le ardite tesi contro l’Idrossiclorochina. Ora c’è forse qualcuno convinto che la sceneggiata delle multinazionali sia finita? E’ quello che vedremo in Autunno, alla caduta delle foglie.