Dopo le cariche degli agenti in assetto antisommossa al corteo di ieri sera e i disordini di oggi il bilancio indica almeno 159 uomini delle forse dell’ordine e un centinaio di manfestanti feriti mentre sono oltre 40 le persone arrestate.
Al momento è difficile avere una stima che riguarda i danni materiali che in queste occasioni è sempre elevata, purtroppo, ma sembra che siano oltre 30 le auto date alle fiamme dai contestatori che non hanno neppure risparmiato le vetrine dei negozi, cassonetti e tutto ciò che si trovava sul loro percorso. Addirittura è stata danneggiata la sede della procura nel distretto di Altona.
La tensione è arrivata quindi alle stelle e altri scontri potrebbero verificarsi nelle prossime ore.

amburgog20

La polizia ad Amburgo ha cercato di evitare lo scontro diretto utilizzando i cannoni ad acqua e i gas lacrimogeni per disperdere i black bloc tuttavia alcuni di questi vandali, come sempre a volto coperto, felpe nere, cappucci, caschi e preparati alla guerriglia urbana, hanno lanciato oggetti di qualsiasi tipo, come pietre, bottiglie, bengala, contro i poliziotti che hanno reagito con le cariche.
Venendo alla questione prettamente politica ad aprire i lavori di questo G 20 – che ha come principale obbiettivo il commercio e la crescita mondiale – è stata la padrona di casa, il cancelliere tedesco Angela Merkel. La stessa ha puntualizzato l’attenzione sulle grandi sfide sulle quali le soluzioni possono essere possibili solo se tutti i grandi sono disposti a compromessi. Ma il momento più atteso si è materializzato con la prima stretta di mano tra il presidente Usa Donald Trump e il suo omologo Vladimir Putin. Quest’ultimo davanti ai cronisti ha manifestato l’auspicio che l’incontro con Trump a margine del summit possa registrare risultati interessanti, positivi. Vedremo se questa azione di disgelo avrà un seguito o se rimarranno solo parole al vento.
Ma non possiamo neppure dimenticare un altro nodo che attende risposte urgenti, ossia quello che riguarda il clima, le problematiche ambientali sempre più pesanti e pericolose per il nostro futuro.
Pare che buona parte dei leader siano vicini a un compromesso ma preoccupa l’isolamento degli Stati Uniti. Non è un mistero che Trump sarebbe intenzionato ad abbandonare l’accordo sul clima di Parigi. Ma come spesso accade il capo della Casa Bianca, uomo imprevedibile e istintivo, potrebbe riservare sorprese anche questa volta.